Hermeneutyka tekstów euchologijnych w kluczu diachronicznym i synchronicznym

C’è sempre bisogno dello studio dedicato ai testi eucologici. Tale bisogno scaturisce dal fatto che solo sulla strada di tale studio diventa possibile arrivare a capire come sono nate e quale via di sviluppo hanno avuto le formule, delle quali si serve la Chiesa oggi durante la liturgia, celebrata con l’uso dei gesti e delle parole. È ovvia in se stessa la costatazione che solo sulla base di tale studio si posoono scrutare le profondità teologiche presenti nel contenuto dei testi delle preghiere, giacchè succede che le preghiere recitate dal sacerdote a nome dei partecipanti della liturgia appena rasentano le loro orecchie, non entrano nel loro intimo. Tali preghiere raggiungono quindi molto spesso i fedeli in maniera superficiale, cioè in maniera che non provoca adeguata riflessione e meditazione. È il motivo per cui le preghiere liturgiche non trovano adeguata risonanza nel quotidiano atteggiamento dei credenti. Tale situazione provoca la convinzione che c’è bisogno di uno sforzo analitico, capace di sensiblizzare i cristiani alla necessità della loro apertura ai testi eucologici, della più attenta ricezione e assimilazione di essi, e della più appropriata meditazione e interiorizzazione del messaggio provocato dai menzionati testi. Bisogna fare tutto il possibile per diffondere me- todi che sono in grado di facilitare l’efficace raggiungimento della ricchezza letteraria e teo- logica delle formule eucologiche, appartenenti alla ricca tradizione ecclesiastica, di esprimere attraverso il contenuto della preghiera (lex orandi) la sostanza della fede (lex credendi), vissuta finora da così tante generazioni (lex vivendi).